Quota pari a 1/1 del diritto di proprietà su porzione di fabbricato condominiale sito in Comune di Roma, località Tomba di Nerone, via Capena n. 22 (in Catasto n. 25), e precisamente: - unità immobiliare ad uso civile abitazione posta al piano 2, contraddistinta con l’interno 25, catastalmente composta da: doppio ingresso, due bagni, un soggiorno con angolo cottura, una camera e un balcone. A confine con: appartamento int. 24, vano scala, distacco fra fabbricati, salvi altri e diversi confini. Censita al Catasto dei Fabbricati del Comune di Roma al foglio 209, part. 610, sub. 25, z.c. 5, via Capena n. 25 int. 25 piano 2, cat. A/2, cl. 3, vani 3,5, r.c. € 759,19. Lo stato dei luoghi non è conforme alla planimetria catastale per le seguenti difformità riconducibili, nel loro complesso, al frazionamento dell’unico bene in due unità immobiliari, e specificamente: - è stato chiuso il vano porta, che originariamente metteva in comunicazione i due vani, creando, in tal modo i due piccoli appartamenti oggi individuati come 25/a e 25/b; - sono stati creati due angoli cottura per cui il bene, oggi, si presenta suddiviso in due monolocali composti da: un unico vano con angolo cottura, bagno, e balcone (il bene contraddistinto, non catastalmente, con il 25/A); un unico vano, parzialmente soppalcato, con angolo cottura e bagno (il bene contraddistinto, non catastalmente, con il 25/B) per una superficie convenzionale di circa 13,20 mq il primo e di circa 13,80 mq il secondo monolocale. Si precisa inoltre che catastalmente il bene viene indicato con accesso dal civico 25 mentre, nella realtà, avviene dal civico 22. Rispetto ai titoli edilizi oltre descritti, lo stato dei luoghi non è conforme per le seguenti irregolarità: - l’unità immobiliare risulta essere stata ampliata con la chiusura di una parte della loggia prevista nel progetto, intervento probabilmente risalente alla costruzione dell’edificio; - l’appartamento, da progetto, aveva una sola porta sul corridoio di accesso condominiale e andrà, per l’effetto, chiuso l’ingresso dal n. 25/B. Le sopra descritte difformità urbanistiche (ampliamento sulla loggia) e catastali (frazionamento in due unità immobiliari) potranno essere sanate solamente mediante ripristino dello stato quo ante, a mezzo Scia per interventi di restauro e risanamento conservativo in quanto: a) le porzioni immobiliari ricavate non hanno i requisiti minimi richiesti dal regolamento edilizio; b) il citato ampliamento sulla loggia non è suscettibile di regolarizzazione. Dovrà quindi procedersi: a) alla rimozione del soppalco esistente e a una nuova ridistribuzione dei luoghi atta a garantire le dimensioni minime degli ambienti, b) al ripristino delle superfici finestrate in modo da raggiungere la superficie aeroilluminante prevista dal Regolamento Edilizio vigente; il tutto con costi già detratti dal prezzo di stima. Regolarità urbanistica, destinazione urbanistica, eventuali vincoli, stato d’uso e beni comuni, oneri condominiali e arretrati, impianti e formalità pregiudizievoli come in perizia. Il fabbricato non è provvisto di ascensore. L’appartamento individuato come 25/B non ha impianto di riscaldamento e l’acqua viene riscaldata a mezzo boiler elettrico; l’appartamento individuato come 25/B non ha impianto di riscaldamento e, al momento dell’accesso, era privo di allaccio alla corrente elettrica e, per tali ragioni, non è stato possibile redigere l’APE. Occupato senza titolo in forza di contratto di locazione sottoscritto successivamente al pignoramento. Emesso ordine di liberazione. Il tutto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti