Descrizione:
Quota pari a 1/1 del diritto di proprietà sulla unità immobiliare sita in Roma (RM), nel quartiere di Roma denominato "QXXII-Collatino", Municipio IV (ex V), Via Tiburtina 436, ricompresa all'interno di una palazzina anni '60, a nove piani fuori terra, munita di ascensore, con struttura portante in cemento armato, copertura a terrazza e facciate in cortina, e, precisamente: - appartamento posto al piano 5, distinto con il n. di interno 10 Il suddetto immobile è indicato quale Bene n. 7 nella Perizia in atti. Stato di conservazione: il bene si presenta in un normale stato conservativoComposto da ingresso, soggiorno, cucina, una camera, un ripostiglio, un bagno e due balconi, per una superficie di circa mq 75,00.Confina a nord con via Tiburtina, ad ovest con altra proprietà, a sud con corte condominiale e a ovest con appartamento interno 11, vano scala e vano ascensore, salvo altri. Censito al catasto Fabbricati del medesimo Comune al Fg. 604, Part. 493, Sub. 14, Zc. 4, Categoria A3, classe 4, consistenza 4 vani (74,55 mq), rendita 846,99. Normativa urbanistica: secondo le risultanze della Relazione tecnica di Ufficio, l’immobile di cui è parte il bene oggetto di pignoramento ricade all'interno del nuovo Piano Regolatore Generale di Roma, istituito con delibera del Consiglio Comunale n° 33 del 19/20 marzo 2003, in "Città consolidata T2". Nel Piano territoriale paesistico regionale il bene ricade nella Tavola A in "Paesaggio degli insediamenti urbani"; nella Tavola B in "Aree urbanizzate del P.T.P.R.". Per quanto riguarda la Carta della Qualità e la Rete ecologica non risulta alcuna prescrizione.Regolarità edilizia: l'immobile risulta agibile.Il fabbricato di cui è parte il bene pignorato è stato realizzato con Concessione edilizia n. 1967 del 1960, rilasciata dal Comune di Roma su progetto 32514 del 1960. Per il fabbricato è stato rilasciato il Certificato di abitabilità n. 136 del 01.02.62. Non si è proceduto alla redazione dell'attestato di prestazione energetica poiché il bene risulta sprovvisto della necessaria documentazione della caldaia. Facendo un confronto tra lo stato attuale dei luoghi e quanto rappresentato nei grafici di progetto è stata riscontrata una piccola difformità consistente in una risega presente nella cucina. Si ritiene che tale difformità sia sanabile mediante presentazione di una CILA in sanatoria, con un costo stimato pari circa ad € 3.000,00.Non si rileva l'esistenza di servitù gravanti sul bene pignorato.Formalità pregiudizievoli non cancellabili con il Decreto di trasferimento: non sussistono. Si precisa, infatti, che la costituzione di fondo patrimoniale del 13.02.2013 a rogito del Notaio Guido Grisi (rep. 3764 Racc. 2774), trascritto in data 15.02.2013 al nrg. 16577 ed al nrp. 12535, è stata oggetto di annotamento di scioglimento parziale, trascritto in data 02.01.2023 al nrg. 177 ed al nrp. 34. Vincoli o oneri condominiali: al momento della redazione della Perizia, sussistevano insoluti € 2.568,00. La richiesta di aggiornamento della posizione inviata nel novembre 2024 non ha ricevuto riscontro da parte dell’Amministrazione condominiale.Stato di occupazione: l’immobile è oggetto di un contratto di locazione a uso abitativo, stipulato in data 11.12.2017 tra i Signori ******** e le Signore ********* e registrato in data 28.12.2017 in via telematica al n. 028110 serie 3T. Il suddetto contratto è successivo al pignoramento e non è opponibile alla procedura. Con ordine di liberazione emesso all’udienza ex art. 569 c.p.c.. Il tutto viene posto in vendita nello stato di fatto e di diritto come meglio descritto nell’elaborato peritale depositato in atti, cui integralmente si rimanda anche per le difformità riscontrate e per i costi e per le modalità di relativa ed eventuale regolarizzazione e di cui si è tenuto conto nella determinazione del valore di stima.