Quota pari a 100/100 del diritto di proprietà su appartamento in Roma, via Uditore n. 2 (denunciata come via Colle della Lite 87), int. 3, piano T, inserito in una porzione di edificio a schiera con quattro abitazioni, zona Borghesiana. Composto da ingresso con corridoio/angolo cottura, due camere, un bagno, cortiletto posteriore, veranda chiusa e grande corte esterna a giardino sul fronte, con accesso, attraverso il giardino, dall’aria comune utilizzata come parcheggio, per complessi mq. 81,00, oltre 123,00 mq di giardino; in discreto stato di manutenzione. Identificato al Catasto Fabbricati del Comune di Roma al foglio n. 1050, part. 1290, sub 15 graffato al sub 11, z.c. 6, cat. A7, cl. 4, 3 vani, r.c. € 449,32. Confina con area di manovra comune sub. 1, corte dell’unità sub. 10, abitazione sub. 14, particella 153, abitazione sub. 16, corte sub. 12, salvo altri. L’immobile non risulta regolare per la legge n. 47/1985 ed è stato costruito senza autorizzazione. Sono state presentate: domanda di sanatoria n. 187247 prat. n. 557759 del 10.12.2004; rettifica prot. 116695 del 20.12.2006; integrazione e sostituzione domanda prot. n. 35419 dell’11.5.2007, con versamento degli oneri. Non vi è corrispondenza catastale tra l’immobile e quanto riportato sulla planimetria catastale a causa delle seguenti modifiche: chiusura del soggiorno con angolo cottura per realizzazione di una stanza al posto del soggiorno e chiusura del balcone. Il perfezionamento della pratica di condono può essere perseguito tramite la procedura regolamentata dalla DAC 40/2019, i cui costi, già detratti dal valore di stima dell’immobile, sono a carico dell’aggiudicatario. Successivamente, per sanare le irregolarità non sostanziali, potrà essere presentata una CILA a sanatoria per le opere interne, mentre per il balcone dovrà essere previsto un ripristino. Non è stato rilasciato il certificato di agibilità. Catastalmente ed urbanisticamente l’indirizzo è Via Colle della Lite 87, ma l’immobile corrisponde all’indirizzo Via Uditore n. 2: sarà necessario variare la toponomastica, i cui costi, già detratti dal valore di stima dell’immobile, sono a carico dell’aggiudicatario. L’immobile è identificato catastalmente in forza di costituzione del 24/10/2006 prat. n. RM0817935; variazione del classamento del 24.10.2007 prat. n. RM1216080; variazione del 9.11.2015. Secondo il P.R.G. del 2008 il compendio è in “Sistema insediativo - città da ristrutturare - nuclei di edilizia ex abusiva da recuperare”, normato dall’art. 55 delle Norme tecniche di Attuazione. Nel P.T.P.R. “Individuazione degli immobili delle aree di notevole interesse pubblico” l’immobile è individuato come “Tav.A: Paesaggio Agrario di Valore, regolato dall’art. 26 delle NTA” e “Tav.B: Area Archeologica, Aree rispetto Roma, Zone sottoposte a gestione/limitazioni/regolamentazione e unità con obbligo di comunicare i dati, ai sensi dell’art. 42 delle NTA”. Stato di occupazione: viene emesso ordine di liberazione.